LA NUOVA GESTIONE DELLA CONOSCENZA NEI DISTRETTI

PREMESSA

Il Magazzino Virtuale oggi è realizzabile grazie alle tecnologie di rete, la sua applicazione è possibile ovunque e rappresenta un altro passo verso la nuova economia.
La base del funzionamento del Magazzino Virtuale è rappresentata da una piattaforma software. L'outsourcer utilizza sistemi multipiattaforma aperta, vale a dire in grado di interscambiare dati con altri sistemi via Internet, Intranet o Extranet; che gli permette di avere a disposizioni informazioni in tempo reale da tutto il Distretto, ma anche di interfacciarsi continuamente con le imprese interessate.
Questo grazie alla gestione coordinata e globale dell'outsoucer esterno, cosi avremo ottimizzato le scorte e ridotto i costi di acquisti e approvvigionamenti mediante l'accesso a Sistemi Informativi interaziendali che, soprattutto per le PMI, possono rappresentare un'importante risorsa per aumentare la competitività nel mercato.
I Sistemi Informativi interdistrettuali devono avere, conservare e sfruttare la Gestione della Conoscenza che fino ad oggi è stata il punto di forza dei DI.
E' per questo che, in questo capitolo, si è provato ad analizzare la Gestione della Conoscenza, così come è allo stato attuale, e si è provato ad indicare la strada per una nuova.
L'analisi di fattibilità del MV non può quindi prescindere dalla situazione attuale, nei vari DI.

LA CONOSCENZA SCAMBIATA NEI DISTRETTI

Particolarmente importante è il ruolo rivestito dalle imprese distrettuali nello sviluppo dei processi di creazione delle conoscenze; è su questo campo che si svilupperanno le scelte dello sviluppo del Decision Support System, tenendo conto di come le imprese scambiano conoscenza e quindi dati ed informazioni.
Questi processi possono essere ricondotti a due principali classi di apprendimento:
  1. apprendimento individuale, relativo alla dimensione della singola impresa
  2. apprendimento relazionale, afferenti alle dinamiche relazionali delle imprese distrettuali
Alla prima classe appartengono:
  1. Meccanismi trial & error (learning by doing, learning by using);
  2. Meccanismi di relazionamento sociale (learning by socializing); essi sono basati sulle interazioni face-to-face tra gli individui nello stesso contesto organizzativo con uno scambio di esperienze tecnico-operative e di " visioni del mondo"
  3. Meccanismi per l'elevata specializzazione (learning by specializing); attraverso la ripetizione nel tempo di pratiche tecnico-produttive si riescono ad ottenere competenze focalizzate.
Alla seconda classe di apprendimento appartengono le relazioni instaurate dalle singole imprese distrettuali ed in particolare:
  1. Relazioni interimpresa; esse nascono per la scomposizione del processo produttivo tra le singole imprese, che si occupano delle diverse fasi operative. La specializzazione sulle singole fasi implica una complementarietà di differenti competenze specialistiche che porta le imprese ad un'intensa collaborazione per realizzare un efficiente coordinamento ed integrazione
  2. Relazioni col sistema sociale; il Distretto industriale ha solitamente un' estensione geografica ridotta; l'elevata vicinanza e lo stretto e naturale scambio di informazioni tra lavoratori, che hanno rapporti interpersonali oltre il lavoro, rende più semplice lo scambio di conoscenze per via informale
  3. Relazioni con l'ambiente esterno al Distretto;

 


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